venerdì 24 aprile 2009

SCEC, MONETA LOCALE, SVILUPPO POSSIBILE?

SCEC, MONETA LOCALE, SVILUPPO POSSIBILE?

Catania Oggi, 19 April 2009 19:53 Alessandro De Bartolomeo

L'economia, quella con la e piccola, quella comune di tutti i giorni della massaia e del pensionato risente in maniera pesante della crisi. E mentre i grandi della terra si arrovellano nel tentativo di trovare una via d'uscita ad una situazione che giorno dopo giorno sembra scivolare sempre più verso il basso, la gente comune quella che difficilmente sbarca il lunario tra mille difficoltà arranca. In tempi non sospetti i media sono stati accusati di fomentare un clima di insicurezza e sfiducia, sarà pur vero, ma i media parlano fotografando la realtà e rapportando la microeconomia reale con l'economia virtuale quella delle cifre a sei zeri, distante anni luce dalle piccole spese quotidiane. L'ottimismo è il sale della vita recitava un vecchio spot pubblicitario di qualche anno fa. Oggi come oggi ritrasmetterlo sarebbe quantomeno fuori contesto. Ma nel mare in tempesta sembrerebbe essere giunto all'orizzonte una piccola ancora di salvezza, un porticino dove gettare le ancore per il tempo necessario ad uscire dalle acque agitate. Questo porticino è situato in un arcipelago ben preciso di nome Scec. Solidarietà ChE Cammina (Scec ne è l'acronimo -ndr-) forse oggi potrebbe rappresentare non dico la panacea di tutti i mali, ma una valida opportunità, se giustamente incoraggiata , una fonte di sviluppo possibile. La Solidarietà ChE Cammina è in sintesi una rinuncia (Donare) fatta dal partecipante al circuito che offre un bene od un servizio ad una percentuale del prezzo in euro (Denaro). Cambiando due vocali all'interno di una stessa parola se ne stravolge il significato. Lo ŠCEC non è altro quindi che il simbolo e la rappresentazione grafica di questo atto, una sorta di attestato che permette a chi lo fa circolare di far vedere che partecipa attivamente all'economia del Donare. Ma vediamo nel dettaglio cosa sono e come si possono ottenere i buoni SCEC, questi vengono stampati da ArcipelagoSCEC, gestiti dalle Associazioni locali aderenti ad Arcipelago SCEC e consegnati gratuitamente agli iscritti e alle famiglie, ad ogni distribuzione verrà richiesta solo un libero contributo per il recupero delle spese di stampa. Questi beni hanno un rapporto 1:1 con l'euro, ma non sono convertibili. Ma chi li distribuisce sul territorio nazionale o locale? La emissione viene fatta da ArcipelagoSCEC che è il coordinamento nazionale di tutte le "Isole" regionali che lavorano sul territorio, in base a criteri condivisi e trasparenti che si trovano nel Regolamento di Gestione. In pratica i Buoni SCEC danno diritto ad una riduzione di prezzo medio del 20% (dal 10% fino al 30%, ma tra privati nulla vieta che si possa arrivare fino al 100%) sui prezzi praticati, ma ogni esercente e chiunque sia in grado di offrire una prestazione o un servizio sceglie, comunicandola all'associazione ed esponendola nel proprio esercizio, la percentuale da applicare. Distribuiti direttamente alle famiglie del territorio, attireranno nel circuito locale anche coloro che di solito fanno la spesa nella grande distribuzione. Definito il cosa vi chiederete del perché utilizzarli. La risposta la si può trovare non scomodando necessariamente qualche luminare dell'Economia. I Buoni Locali di Solidarietà nascono dall'esperienza e dallo studio di oltre 4.000 esempi di monete complementari presenti in tutto il mondo, compreso il circuito Wir Svizzero (più di 75.000 aziende), Regio Tedesco (oltre 60 monete locali in rete) e il sistema Buoni che copre l'intero Giappone. Lo Scec non è una moneta complementare o alternativa all'Euro. Non è proprio una moneta. E' uno strumento alternativo alla moneta, al di fuori dello schema della moneta. Si contrappone alla moneta perchè non nè ha i caratteri nè gli effetti giuridici o economici. Non nasce con debito, non crea debito, non crea interesse attivo-passivo. Non è prestabile nè convertibile. Non ha valore legale. Non costituisce titolo di credito perchè non dà diritti al portatore, ecco che il suo utilizzo potrebbero divenire fonte di redistribuzione adottando un modo di fare impresa che ritorna ad avere come centro l'uomo. Un arcipelago che al momento in Italia conta 9 isole dal Friuli alla Sicilia. Per chi volesse approfondire l'argomento potete visionare il sito www.arcipelagoscec.org e farsi una idea di dove e come contattare ognuna delle isole Scec esistenti ad oggi in Italia. E nella nostra isola? Due almeno ad oggi sono le Isole costituitesi: Una a Palermo con L'associazione Stupor Mundi, ed una ad Erice in provincia di Trapani con la neonata associazione L'€uricino.
In tema di ottimismo questo potrebbe essere un buon inizio in attesa di tempi migliori per tutti.

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